Dopo quasi un anno e mezzo che aspetto di tornare nel mio amato Giappone, eccoci qua a partire di nuovo.
Evito di dirvi lo stato d'ansia che mi sono portata dentro da qualche giorno. "E perché mai dovresti?", mi hanno chiesto amici e parenti.
Già, perché mai?
Mi sono recata all'aeroporto di Fiumicino tre ore prima e quando sono andata per imbarcare il bagaglio, mi sono sentita dire:
"Signora sa che lei è in fase di standby?" Evito di descrivere la confusione che mi si è dipinta sul viso che poi è diventato corrucciato nel sentirmi chiedere: "Sa cosa significa standby?" Ammetto che io e l'inglese non andiamo d'accordo, ma fino a standby il mio cervello ci arriva, semplicemente non capivo che nesso potesse avere col mio volo.
Evitando inutili dettagli, vi spiego cosa è successo.
La compagnia con cui abbiamo avuto il piacere di prenotare i nostri voli è la Ita Airways. In maniera del tutto legale può vendere più biglietti dei posti effettivi del volo che si dovrà affrontare per evitare di avere molti posti vuoti sull'aereo, perché molte persone disdicono o non si presentano. Una cosa del genere si può fare per un volo nazionale o europeo, se proprio si deve, ma per andare dall'altra parte del mondo, chi è che annullerebbe con così frequenza?
Il volo diretto costa quasi più del viaggio, non ha senso!
A parte me e Key, c'erano altre dieci persone che erano entrate nel girone dell' overbooking. O meglio, quelli in direzione Giappone, ma in totale erano cinquanta che si sono purtroppo avvicendati allo sportello preposto per queste situazioni a Fiumicino.
Io mi chiedo, se si trova difficoltà con i voli, perché non provare a cambiare metodo? Si vendono i biglietti normalmente e qualche settimana prima si abbassano i prezzi così da non creare disagio.
Sono pronti a rimborsare le spese e darti dei soldi per il disturbo, ma non a fare le cose bene.
Alla fine fortunatamente siamo riuscite a partire a causa di un ritardo di un altro aereo e abbiamo preso il posto di altri.
Questa disavventura ci ha fatto conoscere tante splendide persone che come noi facevano parte di questo 3%. Ebbene sì, ci hanno detto che è una casualità che capita solo a poche persone con questa percentualità.
In realtà abbiamo scoperto tramite l'agenzia che non è così raro che succeda questo fenomeno, quindi occhio, il prossimo potresti essere tu.
Ma perché la maledizione? Miriana sei esagerata!
A parte le tre ore passate senza sapere cosa farne della nostra vita, una volta sull'aereo ho scoperto che il mio monitor non funzionava come avrebbe dovuto. (Scoperto dopo la quarta cuffietta che provavo!). Quindi passatele voi 12 ore sull'aereo senza poter usufruire dei comfort che il volo rende disponibile.
Fortunatamente lo staff era cordiale e il cibo buono quindi era abbastanza accettabile.
Vi offrono insieme ai pasti la possibilità di bere vino e io mi sono immolata per la causa e ho provato il vino bianco ed era veramente buono.
Purtroppo non è bastato per farmi addormentare, perché avendo una sola cuffia e stando vicino all'ala sentivo tutti i rumori esterni.
Arrivate finalmente a Tokyo Haneda ho avuto la possibilità di ammirare le prime bellezze di questa meravigliosa nazione. 😍😍😍
I voli atterrati subito dopo il nostro venivano dalla Cina e dalla Corea, ottimo benvenuto direi.
Purtroppo appena varcato i controlli, la maledizione del 3% si è fatta sentire di nuovo. L'autista che doveva venirci a prendere ha fatto un incidente con il taxi e fortunatamente hanno potuto mandarcene uno nuovo. Colgo l'occasione per ringraziare l'agenzia Lars Travel per la prontezza nel risolvere il problema, nonostante il veicolo fosse già arrivato all'areoporto. Il ragazzo ha fatto di tutto per farci sentire a nostro agio munendosi di google traslate così da poter parlare con noi in italiano. Davvero una cosa che abbiamo apprezzato molto. (Clicca sull'immagine per la pagina di IG).
Felici di sapere che tutti gli italiani che condividevano con noi questo famigerato 3% sono partiti; abbiamo conosciuto una coppia che doveva partire in viaggio di nozze e anche lei ha ammesso che questa percentuale cattiva continuava a perseguitarli.
Esatto, ragazzi, la compagnia aerea per rendere le cose interessanti alla coppia ha deciso di dimenticare il suo bagaglio da stiva e farlo arrivare con un giorno di ritardo.
Ma in fondo cos'è un viaggio senza un po' di imprevisti!
Ora siamo a Tokyo e abbiamo intenzione di viverla al meglio.
Questo è tutto, alla prossima avventura!
M&K
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